
mercoledì 23 settembre 2009
nuovi amici.. Ma di chi..?

il sangue...
martedì 22 settembre 2009
.. amica di Giuda
mercoledì 16 settembre 2009
...angelo ferito

lunedì 14 settembre 2009
..il rosa ed il nero ...
A loro rispondevo sorridendo che gli scossoni ricevuti durante i giri sulle macchine dell'autoscontro mi facevano sbattere contro le lamiere del mezzo, riuscendo sempre (forse...) a convincerli.Qualcuno si chiederà perchè accettassi tutto ciò. Beh ero entrata nell'ottica assurda che il fatto di essere picchiata fosse legato al reale interessamento che Juri aveva nei miei confronti.
Non che i Sinti menino regolarmente le proprie donne, ma non è neanche assurdo e raro assistere ad una scena di lotta corpo a corpo fra marito e moglie.Oltre tutto era l'unico contatto fisico che potevo avere con il mio uomo, perchè nonostante in previsione ci fosse la nostra unione, lui non mi aveva mai baciata, mai toccata.... proprio perchè la donna doveva arrivare illibata al matrimonio.
D'altro canto, questa "illibatezza" la conservavo con gioia, sognando il momento in cui l'avrei persa, dandomi a lui, tuffandomi in 1000 fantasie una diversa dall'altra, ove cambiavano gli scenari.. ! Nella mia immaginazione era comunque un momento di assoluta dolcezza e di infinita passione.
In tutto questo, ovviamente, accettavo anche il fatto che lui avesse rapporti occasionali con altre donne, e giustificavo il suo comportamento collegandolo ad una semplice necessità fisiologica.Lui sapeva alternare in modo istintivo e naturale la violenza e la dolcezza.... cosicchè bastava una parola dolce o una carezza sul viso per cancellare i momenti in cui la sua ira prendeva il sopravvento.Preciso che il matrimonio per loro non era inteso come cerimonia religiosa o civile, a secondo dei casi. No ...nessuna cerimonia...! Loro scappano.... facevano la così detta fuitina.... la coppia si allontanava rifugiandosi presso parenti dove soggiornava per qualche giorno. Al rientro si era a tutti gli effetti uniti nel vincolo indissolubile del matrimonio.
il vizio
venerdì 11 settembre 2009
...divento camminate

inizio a camminare da sola...
Era smaliziato e scaltro, molto più dei fratelli, ed aveva un successo sconvolgente con le ragazze.
Io nel frattempo ero entrata nelle grazie dei genitori e degli altri fratelli; il mio carattere mi aveva avvicinata a loro, abbattendo la diffidenza che notoriamente i "sinti" (così si chiamano i nomadi italiani) hanno nei confronti dei gaggi ( da gagè ossia le persone stanziali) . Non vedevo l'ora di poter uscire per correre in piazza, dove, anzichè divertirmi sugli autoscontri, mi prestavo ad aiutare le donne nei lavori domestici. Pulivo l'interno delle carovane, le aiutavo in cucina, lavavo a mano gli indumenti ed accudivo i bambini. Ah dimenticavo .... c'era un bimbo in più, Mirko... figlio di Pablo e Valeria, una bellissima creatura di poco più di un anno che portavo sempre con me qualunque cosa facessi, seduto sul mio fianco proprio come fanno le nomadi che siamo abituati a vedere mendicare negli angoli delle strade.
Quando finivo i miei compiti mi infilavo nella carovana che fungeva da cassa aiutando chi era di "turno " in quel momento a cambiare i dischi ed a vendere i gettoni.
Quel sabato di festa c'era più folla del solito. La piazza era gremita di gente, che quasi non si poteva camminare. Juri quella sera era destinato al tiro a segno, ed io ero li... vicino al baraccone con la mia amica Lucia. Da che mondo è mondo le ragazze carine attirano i maschietti come il miele attira le api, per cui attorno a noi si era formato un capannello di ragazzotti scherzosi con i quali facevamo scioccamente le spiritose.
giovedì 10 settembre 2009
...la ranocchia è diventata principessa
Ogni anno era fondamentalmente uguale a quello prima, il mercoledì arrivavano le giostre, il giovedì iniziavano a funzionare .. il venerdì il sabato e la domenica il paese si riempiva di gente. Poi il lunedì c'erano i fuochi d'artificio che contestualmente onoravano il Santo Patrono e segnalavano la fine della festa.
Il martedì i giostrai iniziavano le attività di smontaggio e il mercoledì la colonna di autoarticolati ripartiva in direzione del prossimo paese in festa, lasciando una piazza così vuota da far venire le lacrime agli occhi.
Solo qualche bottiglia di vetro abbandonata quà e là, qualche giocattolo rotto e immondizie varie venute alla luce con lo spostamento delle carovane, dimostrava che fino al giorno prima, proprio in quello spiazzo vi era un'atmosfera diversa fatta di luci e musica e divertimento.
Ho scritto che ogni anno era fondamentalmente uguale a quello prima, ma ripensandoci non è proprio così... La metamorfosi non riguardava solo lo sviluppo fisico visibile ma era caratterizzato anche da scariche ormonali non indifferenti, sia nella sottoscritta sia nei fratelli Rossi. Stavamo crescendo tutti quanti, anche la concessione degli orari di libera uscita era aumentata ... anche io con 1000 lire ed un sorriso potevo rimediare 7 o 8 gettoni... ma soprattutto ora le battutine sciocche proferite al microfono erano dirette anche a me... e questo fatto mi riempiva di orgoglio.
"...Alè alè alè ... anduma a muntè ca l'è bel.." ( tradotto ..andiamo a fare l'amore che è bello ...).. era la frase preferita di Juri.
E quando la sussurrava nel microfono ..guardava me...!
...la ranocchia...
Cinque gettoni per 1000 lire, ma potevano diventare anche sei ... a volte sette.... con un sorriso, un ammiccamento.... !
Le macchinine giravano freneticamente sulla pista, accompagnate dalle canzoni. Ragazzotti giunti dai paesi confinanti approfittavano delle giostre per incontrare e conoscere ragazze . L'autovettura con a bordo le più carine veniva bombardata e presa di mira dai maschietti in un turbinio di scontri violenti che provocavano notevoli sobbalzi del mezzo ... anche quello diventava un parametro di misura...! Più scontri prendevi, più significava che eri "bona".
Quasi sempre l'interessamento manifestato da parte dei ragazzi ad una coppia di femminucce in particolare, veniva notata ed assorbita dal giostraio alla cassa, che commentava al microfono elargendo complimenti e battutine sciocche a voler vedere ripensandole oggi, ma che all'epoca ti facevano sentire importantissima.
A 13 anni, nessuno ancora mi prendeva in considerazione. Nessuno ancora calcolava seriamente una stanga di ragazzina dai lunghi capelli chiari, priva di forme, con la faccia da bambina, vestita come tale, visto che gli indumenti li sceglieva la mamma.
mercoledì 9 settembre 2009
...vi presento la famiglia Rossi
Non era raro assistere a liti violente fra Pablo e Valeria ...... nel frangente volava anche qualche schiaffo e qualche volta ho anche visto quest'ultima azzuffarsi con la ragazza di turno.
Il quarto fratello Rubens, all'epoca aveva 16 anni, un acerbo ragazzo lentigginoso come la sorella ma che prometteva bene..... lui era alla portata delle ragazzine giovani come me, come anche il quinto fratello .... Juri quattordicenne ( protagonista della mia storia) biondo, fisicamente molto diverso da tutti gli altri fratelli, ma molto carino.
Poi c'era Daniele, ragazzino dodicenne, che, se non fosse stata per la differenza d'età, poteva tranquillamente essere confuso con Rubens, in quanto aveva i suoi stessi tratti somatici, lo stesso sorriso, la stessa corporatura; per finire... l'ultimo della nidiata ....Marcello. Lui, con i suoi 10 anni, non lo prendevamo proprio in considerazione ...era un bambino in confronto a noi che ci sentivamo già "grandi"...!
martedì 8 settembre 2009
la musica nell'aria

Il giorno successivo al loro arrivo, correvo in piazza... ed era sempre una meraviglia vederla occupata dalle giostre ormai montate. C'era un grosso autoscontro con il suo telone di copertura coloratissimo e le grandi casse acustiche posizionate su tutti i lati. Poi c'era una giostra a catene, volgarmente chiamata da noi "calcio in culo" poichè proprio una spinta data dall'amica seduta dietro ti spingeva verso l'alto, permettendoti di staccare la coda di coniglio appesa e conseguentemente vincere un giro. C'era una vecchia giostra per i bambini, con cavalli e macchinine, ed un Dumbo volante gigante...ed infine un tiro a segno, ove sparando con fucili ad aria compressa, si potevano vincere piccoli peluches, e per i più fortunati e mirini.... delle simpatiche quaglie...!
Indescrivibile il momento in cui finalmente dalle casse usciva la musica.... allora si ...l'atmosfera cambiava ancora.... ! Quella musica la sentivo anche da casa mia ... il pomeriggio, la sera, fino a tardissimo, musica che disturbava gli anziani del posto ( non ricordo un anno in cui non avessi sentito lamentele) ma che creava un senso di eccitazione nei giovani. Io avevo un orario da rispettare per il rientro, ed era pittosto presto, credo intorno alle 22.00, e ricordo che poi, nel mio letto, nel buio della stanza e immersa nel silenzio della campagna, sentivo da lontano le note delle canzoni ormai conosciute, e mi cullavo in fantasie da ragazzina.
Erano gli anni '80 ... credo il più bel periodo musicale che sia esistito. Beh le canzoni erano quelle che ancora oggi i giovani ballano in discoteca, ma poi c'era anche il lato zingaro-romantico, quindi melodiche e melensi canzoni dei Teppisti dei Sogni.... Robertino .... Wess e Dori Ghezzi....in un mix pazzesco e contrastante di generi musicali.
lunedì 7 settembre 2009
...così inizia la storia
Il mercoledì antecedente la festa, la piazza principale del paese veniva invasa da grossi autoarticolati, sui quali rimorchi si potevano riconoscere le parti smontate delle giostre. Già nel pomeriggio il fragore delle lamiere accompagnava il lavoro degli "uomini delle giostre" , che poi a essere sinceri, erano più che altro ragazzi molto giovani......tutti indaffarati.... chi scaricava, chi montava le pedane, ognuno, aveva il suo compito, persino i bambini aiutavano per quanto potevano, mentre le donne entravano ed uscivano dalle grosse carovane, allestendo lo spiazzo antistante per la permanenza , quindi posizionando stendini, sedie e tavoli di plastica, catini per lavare la biancheria e via dicendo. Seduto sugli scalini della carovana, con lo sguardo sempre molto serio vi era un uomo silenzioso.... Aveva la classica "abbronzatura" del contadino, quella che genera le rughe profonde nella parte posteriore del collo e sulla fronte . Quell'uomo, che metteva quasi soggezione.... era il capostipite di quella numerosa famiglia .. ! Lui aveva solo il compito di controllare che tutti facessero la loro parte e che la facessero come Dio comanda.! C'era sempre profumo di cibo...!
Ricordo che vedendoli montare speravo che terminassero in serata, e che magari dopo cena, concedessero a noi ragazzine di fare qualche giro sull'autoscontro.
come nasce il mio blog ... grazie Chicca
Questa estate ..estate 2009, la ricorderò con gioia. Nella località dove trascorro le vacanze abitualmente, ho incontrato le mie amiche di sempre ed ho conosciuto persone nuove. Fra queste ultime una persona in particolare, una bellissima persona. Ed è così che una sera , sulla spiaggia, complice la notte, la musica, e forse anche l'alcool di un intruglio fatto da mio marito, mi sono ritrovata a raccontare una vecchia storia della quale ero stata protagonista da ragazza, alle mie amiche di sempre ed a questa nuova amica che nuova lo era solo temporalmente, ma di fatto mi sembrava di conoscere da molto tempo. E' lei che il giorno dopo.... sotto l'ombrellone, mi ha guardata e mi ha detto ..." ..ma perchè nn scrivi la tua storia ...? ci penso io ad aiutarti ..." !
...Ed eccomi qui