mercoledì 26 gennaio 2011

Si và..

Mangiammo seduti a tavola tutti insieme, uomini e donne gli uni accanto agli altri, e per me era una piacevole novità. Ma c'era aria di festa e non solo perchè era l'ultimo giorno dell'anno. Consumammo il pranzo fuori dalla carovana, perchè il tempo lo permetteva. Il sole a quell'ora scaldava le ossa, ed era una sensazione impagabile pensare di essere in pieno inverno e di trovarsi sulla riva del mare, a guardare l'orizzonte, mangiando pollo arrosto intorno ad un tavolo di plastica, dimensione caserma.
A fine pranzo aiutai le donne a sistemare, poi Rubens caricò me e Lucia in auto e ci portò a visitare il centro di Genova, con i suoi vicoli stretti e caratteristici; qualcuno anche malfamato.
Il programma era il seguente: alle 20.00 saremmo tutti partiti destinazione Neirone, la località dove si trovava il mio amato Juri e dove avrebbe dovuto scontare la sua pena detentiva. Finalmente l'avrei riabbracciato. Ancora non riuscivo a crederci.
Il pomeriggio passò abbastanza velocemente, e verso le 17.00, quando ormai del sole rimaneva soltanto un tenue alone all'orizzonte, io e Lucia iniziammo a stressare Rubens affinchè ci riaccompagnasse alle carovane. Dovevamo prepararci. Io specialmente volevo essere bellissima. Volevo abbagliare il mio uomo, volevo tramutare un banale capodanno, in una situazione che lui avrebbe ricordato per sempre. Volevo fosse una notte speciale e soprattutto, volevo insegnargli a fare l'amore, quello vero, fatto di passione e di dolcezza.
Mi truccai con molta cura, senza esagerare ma in modo da mettere in risalto i miei occhi chiari, resi ancor più luminosi dal pensiero che di lì a poco avrei rivisto lui.
Non misi abiti sexy, non sono il tipo che indossa vestiti appariscenti, ma mi sentivo elegantisima con i miei jeans GA desiderati e ricevuti come regalo di Natale dai miei genitori, e la mia camicetta bordaux.
E finalmente arrivò il momento della partenza.
Ci radunammo sul piazzale antistante le carovane. I bambini chiassosi erano eccitatissimi, mentre le donne, cariche di borse frigo all'interno delle quali avevano riposto tutto quanto avevano cucinato per il cenone, discutevano animatamente sui posti da occupare sulle auto che ci avrebbero portati a destinazione.
Io e Lucia salimmo in auto con Pablo e Valentina. Sedute entrambe sul sedile posteriore, venimmo subito assalite dai bambini, che facevano a gara per chi poteva occupare il posto accanto a noi.
La carovana di automobili finalmente si mosse..Puntuali alle 20.00 destinazione Neirone.