giovedì 29 dicembre 2011

Libero lui, rinchiusa io.

Quella mattina di fine maggio, ricevetti la telefonata di Lucia. Eccitata come una scimmia, mi annunciava che finalmente Juri era libero, e che nel primo pomeriggio, Marco sarebbe andato a prenderlo a Piacenza, e l'avrebbe portato a Castelnuovo, ove lo aspettava il resto della famiglia.
Naturalmente, lo sapevo già da almeno un paio di giorni, avvisata dallo stesso Marco, che mi aveva anche chiesto di accompagnarlo. Invito che avevo declinato, con la scusa di non poter prendere ferie.
Era venerdì, e per festeggiare la scarcerazione, avevano organizzato un grande pranzo per il giorno successivo, al quale naturalmente ero invitata a partecipare.
Lucia parlava senza quasi respirare, alternando risatine isteriche a finti pianti di gioia. Poi ci fu un attimo di silenzio, durante il quale probabilmente prese fiato, e li percepì la mia inquietudine.
"Ehi, che hai? non sei contenta cazzo? Hai aspettato mesi questo momento. Che c'è?"
Chissà perchè, i miei "non ho niente" come risposta, non hanno mai convinto i miei interlocutori.
In realtà, non avrei neanche saputo spiegare cos'avevo. Avrei dovuto gioire? E per quale motivo? Forse, unicamente, per la conquistata libertà di un uomo, che dietro le sbarre sarebbe stato presto sopraffatto dall'alcol e dalla depressione.
Non c'erano altro motivi per i quali gioire. Stava arrivando il momento della decisione. Quella che avrebbe dato una svolta alla mia vita. E "la decisione" avrebbe inevitabilmente ferito profondamente qualcuno.
Cosa potevo rispondere a quella donna, la cui scontatezza era disarmante? La sua profondità d'animo era pari a quella di una ruga sulla fronte di una trentenne, paragonata ai solchi sul collo di un contadino.
Eppure, fino al momento in cui Juri per me rappresentava qualcosa di vitale, la sentivo amica, una complice indispensabile. Ero convinta di essere compresa solo da lei.
Ora invece la vedevo stupida, vuota, priva di senso.
"Va bene" le dissi "Ci vediamo domani verso mezzogiorno a Castelnuovo"
E con questo, la licquidai.

Nessun commento:

Posta un commento