lunedì 1 agosto 2011

Il diario.


Il diario.. Il mio grasso e ricco diario, che conteneva ritagli di giornali, fotografie e soprattutto squarci di vita disperata.
Non potevano averlo letto, non l'avevano mai fatto prima. Mia madre aveva sempre decretato che non avrebbe mai letto i diari delle sue figlie, come dimostrazione della fiducia che dava loro. Almeno fino a quando questa fiducia non sarebbe venuta a mancare.
Troppe bugie avevo raccontato, troppe scuse a cui, solo un genitore che vuole continuare a nutrire questo sentimento di fiducia, può credere.
Presa dall'angoscia del sospetto che potessero aver appreso le cose terribili che conteneva quello "scrigno", feci una prova.
Una mattina, prima di recarmi al lavoro, misi sulla copertina rigida del mio "scrigno" un pezzettino semi-invisibile di carta. Se durante la mia assenza, qualcuno l'avesse aperto, il frammento di carta sarebbe scivolato via, e io non l'avrei più trovato. Avrei invece trovato conferma al mio sospetto.
Un paio di giorni dopo, quel pezzetto di carta, non c'era più..

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