martedì 29 giugno 2010

mia sorella Maddalena..

Quella sera tornai a casa con una luce diversa negli occhi, tanto luminosa che persino mia madre si accorse di qualcosa, ma non osò approfondire.
Ovviamente i miei genitori non erano al corrente di nulla. L'unica persona della mia famiglia che era a conoscenza della storia era mia sorella, allora tredicenne. Lei sapeva della rapina e sapeva che ero innamorata di Juri, ma non conosceva i particolari della mia "relazione" . Le avevo risparmiato le parti più dolorose.
Con Maddalena avevo un rapporto bellissimo. Nonostante fra noi due ci fossero molti anni di differenza, il nostro rapporto era profondissimo, come lo è tutt'ora. Più matura rispetto alla sua età, era la mia confidente, e fiera di quel ruolo da grande, conservava le mie confidenze come reliquie.
A tavola Maddalena mi guardava sorniona, aveva capito anche lei che qualcosa era successo, mi toccava con la sua gambetta e quando alzavo lo sguardo verso di lei, ammiccava un sorriso malizioso. Sapevo che non vedeva l'ora di appartarsi con me per sapere, ed io non vedevo l'ora di farlo. avevo un bisogno incontrollabile di sfogarmi.
Finita la cena andammo nella nostra cameretta. Quanto era divertente tenerla in ansia, e rispondere in modo evasivo alle sue domande; poi quando neppure io non riuscii più a nascondere il motivo di tanta euforia, le dissi ..." domani sera vieni con me.. andiamo da Juri".

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