giovedì 10 settembre 2009

...la ranocchia...

Il giovedì le giostre inziavano a funzionare, ed le paghette settimanali accumulate durante l'estate venivano inesorabilmente dilapidate per l'acquisto dei gettoni. Bisognava usare i soldini parsimoniosamente perchè quelli erano e quelli sarebbero stati fino alla fine della settimana. Alla cassa dell'autoscontro prevalentemente stavano i due fratelli maggiori, ma nelle ore più tranquille, ossia nel primo pomeriggio ed in tarda mattinata, si alternavano via via gli altri fratelli, ad eccezione di Marcelloo, ancora troppo giovane per manipolare il denaro.
Cinque gettoni per 1000 lire, ma potevano diventare anche sei ... a volte sette.... con un sorriso, un ammiccamento.... !
Le macchinine giravano freneticamente sulla pista, accompagnate dalle canzoni. Ragazzotti giunti dai paesi confinanti approfittavano delle giostre per incontrare e conoscere ragazze . L'autovettura con a bordo le più carine veniva bombardata e presa di mira dai maschietti in un turbinio di scontri violenti che provocavano notevoli sobbalzi del mezzo ... anche quello diventava un parametro di misura...! Più scontri prendevi, più significava che eri "bona".
Quasi sempre l'interessamento manifestato da parte dei ragazzi ad una coppia di femminucce in particolare, veniva notata ed assorbita dal giostraio alla cassa, che commentava al microfono elargendo complimenti e battutine sciocche a voler vedere ripensandole oggi, ma che all'epoca ti facevano sentire importantissima.
A 13 anni, nessuno ancora mi prendeva in considerazione. Nessuno ancora calcolava seriamente una stanga di ragazzina dai lunghi capelli chiari, priva di forme, con la faccia da bambina, vestita come tale, visto che gli indumenti li sceglieva la mamma.
Sarebbe stato l'ultimo anno però..... lo sviluppo era alle porte e l'anno successivo la "ranocchia" si sarebbe sorprendentemente trasformata in "principessa..." ma questo non potevo saperlo.

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